Festa per Celestino V, in occasione della Perdonanza

Il Conservatorio incantato

Un grande happening musicale a tema -“La viltà del rifiuto, il coraggio della scelta”-  ideato da Michelangelo Lupone, commissionato dalla Barattelli - ha animato per intero il Conservatorio aquilano, in occasione della Perdonanza celestiniana, alla fine di agosto.

di Pietro Acquafredda

Ci voleva del coraggio ad immaginare una festa tutta musicale, non tradizionale e in fondo senza il costante ausilio della parola chiarificatrice, da dedicare a Celestino V, in occasione della Perdonanza aquilana, ospitandola  nel complesso monastico sorto all’ombra della celebre Basilica di Collemaggio che ne conserva le spoglie,  divenuta da poco prestigiosa sede del Conservatorio Casella.

L’iniziativa, voluta dalla Società di concerti ‘ Barattelli’, è stata immediatamente accolta dalla direzione del Conservatorio che ha offerto spazi, ideazione, realizzazione e strumentisti tradizionali e non, ma anche attori, voci recitanti, mimi e danzatori.

Per due sere consecutive, a gruppi di cinquanta per volta per non ingolfare le tortuose strade del percorso ‘iniziatico’, i  numerosissimi aquilani convenuti hanno invaso il Conservatorio, dopo il saluto esterno, a fianco della basilica, affidato a percussioni ed elettronica – l’elettronica era onnipresente, a causa della fondamentale partecipazione del Dipartimento di Nuove tecnologie al progetto.

Percorsi, in silenzioso pellegrinaggio, corridoi, aule  dei vari piani dello storico edificio ed il chiostro centrale, con soste in vari punti per ascoltare e riflettere, suggestionati dalla musica, l’happening celestiniano terminava nel grande parco botanico dove alcune parabole - ‘olofoni’, per la precisione - come captandoli dall’universo immenso,  ne rimandavano, amplificandoli, i suggestivi suoni.

Il percorso drammaturgico itinerante ‘da Celestino V all’idea di potere’ “offriva uno spunto prezioso per la rappresentazione artistica delle contraddizioni della società globalizzata…e l’opportunità di una lettura  originale dell’argomento” come ha sottolineato Laura Bianchini del CRM, il quale assieme all’Istituto Gramma, oltre che alla Barattelli ed al Conservatorio, hanno prodotto l’evento, offrendo sia il contributo creativo che il complesso e ricco armamentario tecnologico audiovisivo, sotto l’egida dell’Assessorato alla cultura del Comune,   ed avvalendosi delle collaborazioni della Federazione Cemat, del Teatro Stabile d’Innovazione ‘L’uovo’ e dell’Accademia internazionale per le Arti e le Scienze dell’Immagine.

Quindici compositori di diverse generazioni e tendenze hanno realizzato un singolare percorso attraverso opere strumentali ed elettroniche, performance, installazioni sonore e visive, con il preciso intento di porgere al pubblico stimoli per una riflessione generalizzata, attraverso modi innovativi di ascolto, visione e partecipazione all’opera d’arte.
Il lungo corridoio del piano alto del Conservatorio era stato trasformato in un  labirinto di carta, risonante, sensibilissimo ad ogni passaggio: le porte delle singole aule che si affacciano sul corridoio-labirinto, sembravano finestre colorate sul mondo, insonorizzate dalle voci bianche del coro del Conservatorio. Poi le varie ‘stazioni’ di questa singolarissima ‘via purificationis’, alla quale nessuno s’è voluto sottrarre. Per cominciare, l’invettiva mimata dall’attrice Raffaella Saturni, sul tema ‘sesso & potere’.

Nella nuova aula magna del Conservatorio, videoproiezioni, suoni elettronici, rapper, danzatori – l’installazione audiovisiva  più articolata e multidisciplinare; due diversi palcoscenici nella storica Sala celestiniana, il primo dei quali – a firma Fabrizio Carradori, per quartetto d’archi, pianoforte, disklavier e elettronica – era senz’altro quello strumentalmente più complesso e meglio articolato. Nel corridoio del piano basso poi la singolare performance , intitolata ‘il sacrificio di Isacco’, per  suoni di clarinetto basso ed elettronici irradiati da amplificatori a forma di tronco ricurvo. Prima di uscire nel parco retrostante il Conservatorio dove il singolare percorso andava a concludersi,  le due  installazioni sonore, dislocate in due diverse aule e  costruite con diversi materiali risonanti, rispettivamente da Alessio Gabriele e da Beatrice Lasio, esponevano i risultati di avanzate ricerche che da tempo si vanno svolgendo nel Dipartimento di nuove tecnologie del Conservatorio.

Ora che l’aula Magna del Conservatorio è pronta, ed il Parco all’aperto ha mostrato la sua permeabilità alla musica tradizionale ed elettronica, non resta che rendere stabile l’attività musicale del Conservatorio,  aprendola definitivamente al pubblico cittadino, con la benedizione di Celestino V.

Quindici compositori hanno partecipato al progetto - Simone Albani, Massimo Caffarella, Fabrizio Carradori, Massimiliano Cerioni, Walter Cianciusi, Fabrizio D’Azzena, Alessio Gabriele, Vincenzo Grossi, Silvia Lanzalone, Beatrice Lasio, Carlo Laurenzi, Valeria Pacifico, Luigi Pizzaleo, Claudia Rinaldi e Stefano Tofani - con la supervisione musicale, ideazione e realizzazione della struttura di Michelangelo Lupone;  Cesare Scarton per le regie teatrali e sceniche.(P.A.)